Ululato Tourangeau
Luis, non mi capisce mai. Da due settimane non lo chiamo più padre. Mi sono diplomato del liceo e sono andato nella migliore università del paese però lui non è mai contento con tutto lo che ho fatto e sto facendo. Ho cominciato a studiare il francese nel ginnasio e posso parlarlo molto bene. Oggi nell’università ho visto un volantino, ti piacerebbe vivere in una bella città dove abitano molti studenti? Allora, la città di Tours in Francia ti sta aspettando. Dunque, ho deciso di parlare con mia mamma e Luis per chiederli il permesso di andarci.
Giovedì, 10 dicembre, 1980
Sto molto arrabbiato. Mia madre mi ha detto che lei voleva che io andassi a Tours però Luis dice che non abbiamo soldi per pagarlo. Dopo mi ha detto che se io voglio andarci, io devo trovare un lavoro per potere pagarlo. Luis non mi hai mai aiutato, non mi aiuta e non mi aiuterà mai. Questa sera sono uscito con i miei amici, stavo molto arrabbiato che sono divenuto ubriaco. Quando stavo arrivato a casa ho sentito la voce di mia mamma e Luis, loro stavano litigando. Dopo ho sentito mia madre che gridava, ho corso dentro perché volevo sapere perché gridava. Ho visto Luis battere mia madre con il pugno pieno di sangue. Io ho placcato Luis e ho cominciato a batterlo. Mia madre gridava lascialo, va bene. Io stavo molto arrabbiato che ho continuato però dopo alcuni minute ho sentito un colpo nella testa, Luis mi aveva colpito con una mazza. Ho sentito un liquido nella testa, l’ho toccato e ho visto ch’era sangue. Sono caduto e dopo mi sono svegliato in un ospedale. Ho perso la memoria di quello che era successo questa notte.
Lunedi, 4 agosto, 1981
Stavo presto per partire. Non potevo credere che andassi in Francia. Però questo viaggio ha cominciato il mio incubo.
Mercoledì, 13 novembre, 1981
Ci sono tre mesi che sono arrivato a Tours. Tantissime cose sono successe. Ho conosciuto una dona che si chiama Agnès, lei viene di Montréal, come les montréalais lo dicono. Dopo ci siamo innamorati però dobbiamo pensare, che cosa succederà dopo l’Erasmus. Noi stiamo molto felice insieme, ci sono tre mesi che siamo insieme però sto sicuro ch’io voglio sposarla.
Sabato, 31 dicembre, 1981
Notte di San Silvestro. Questo giorno, non lo dimenticherò mai. A mezzanotte, una persona ubriaca mi ha investito. Sono andato in ospedale. Non lo capisco perché, forse è stato il colpo o l’ospedale però ho ricuperato la memoria. Mi sono ricardato di tutto quello che avevo dimenticato. Pensavo che solo avevo dimenticato la sera che sono ritornato a casa ubriaco e ho luttato contro Luis però avevo altre cose nella mente, nel pensiero che sono ritornate.
Martedì, 2 gennaio, 1982
Non posso credere che abbia dimenticato tantissime cose. Luis non solo ha battuto mia mamma quella notte, però lui lo faceva da quando io ero bambino. La batteva, la insultava, non la voleva più perché Luis la tradiva con la vicina. Per questa ragione, io ho cominciato a avere vergogna di essere spagnolo e di parlare lo spagnolo. Non volevo essere identificato come un traditore che batteva la moglie.
Giovedì, 25 marzo, 1990
Non posso più, mia mamma è morta in un incendio della nostra casa. La cosa peggiore è chi è stato la colpa di Luis. La vicina mi ha detto che l’ha sentiti discutere e che dopo Luis le ha detto a mia mamma “stai zitta, non ti ho mai voluto. Allora, tu morirai qui, brucerò questo infermo di vita che abbiamo insieme.” Luis ha ucciso mia mamma e lui ci ha detto ch’era un accidente però non è stato vero, era un incidente.
Domenica, 4 maggio, 1995
Sto molto felice che Agnès ed io stiamo incinta però non voglio che Luis sia nella vita di lui. Poi, la vita a Montréal non è facile per gli immigrati. Ieri il dottore ha parlato con Agnès e non voleva vederti o parlarmi. Io parlo molto bene il francese però lui mi ha detto, “tu non sei un vero montréalais, hai un accento orribile, non so perché la nostra bella provincia permette gli immigrati vivere qui con noi.” Io non ho detto niente perché sto aspettando il visto e non voglio che Agnès abbia problemi con il bambino.
Mercoledì, 12 aprile, 1996
Olivier è nato questa mattina. È molto bello però ho molta paura. Lui sarà un vero Montréalais perché è stato nato qui e perché Agnès è di qui però non voglio che lui abbia gli stessi problemi ch’io ho. Due settimane fa, stavo andato al negozio per comprare tutte le cose per Olivier quando ho incontrato in uomo molto cattivo nella metropolitana. Questa mattina, Luis mi ha trovato nella metropolitana. Allora, lui solo parla lo spagnolo allora ha cominciato a parlarlo. Io ho fatto finta di non capirlo dopo un uomo ci ha gridato, “ Mais, vous les espagnoles croyez-vous que la ville de Montréal est faite pour vous? Allez-vous-en !!!” (3). Come sempre, io non ho detto niente però dopo l’uomo ha provato di colpirmi. Io mi sono mosso però non ho visto l’altro pugno e sono caduto. Quando sono arrivato a casa, Agnès mi ha chiesto che cosa fosse successo perché avevo tante ematoma. Io non volevo preoccuparla allora io le ho detto che mi sono caduto nel negozio perché non ho visto una scatola nel pavimento.
Mercoledì, 25 settembre, 2009
Olivier è arrivato a casa, sto molto contento perché voglio dirgli che andremo alla città dove sua madre ed io ci siamo conosciuti. Però, mi ha detto una cosa che non mi è piaciuta. Lui vuole imparare lo spagnolo. Io non voglio che lui abbia i miei problemi. Allora, ho fatto lo che un padre deve fare, mi sono sentito in colpa però devo proteggerlo della discriminazione.
Lunedi 23 maggio, 2013
Io so che Olivier parla lo spagnolo però non posso proteggerlo tutta la vita. Allora, oggi è il suo compleanno, gli dirò ch’è un adulto e che non mi deve mai chiedere permesso per fare qualsiasi cosa. Sto sicuro che andrà a trovare suo nonno.