Joselyn: cotton
1 2019-05-15T03:56:31-07:00 Joselyn Rodriguez 8c79b7d2ac57147e5bd43bbb0a0aa140b979eea3 32746 1 plain 2019-05-15T03:56:31-07:00 Mexico, workers harvesting cotton in Torreón Part of Set Clarence W. Sorensen Collection - Safety Negatives Date Between 1937 and 1969 Photographer's Note View of cotton pickers across field. American Geographical Society Library, University of Wisconsin-Milwaukee Libraries Rights The Board of Regents of the University of Wisconsin System Joselyn Rodriguez 8c79b7d2ac57147e5bd43bbb0a0aa140b979eea3This page is referenced by:
-
1
media/il_794xN.909849002_1fo0.jpg
media/Concha_pcards_t658.jpg
2019-05-02T01:16:21-07:00
Dal sud al nord del Messico e un po' più a Nord a San Diego
24
Il viaggio dei miei nonni e i miei genitori
image_header
2019-05-21T22:22:58-07:00
Io, Ramona Perez, ero nata e cresciuta a Guadalajara, Jalisco Mexico e dove ho fatto tutta la mia vita. Abitavo con la mia mamma, le mie sorelle, e il mio fratello da quando ero nata e non conoscevo la vita fuori la mia realtà. Ho conosciuto Gabriel Barajas da giovane dato che tutte due abitavamo nello stesso villaggio. Quando avevo 17 anni lui ha chiesto di sposarmi e ho detto di si e cosi poco tempo dopo eravamo sposati. Dopo sposarci abbiamo rimasto a Guadalajara per un po di tempo, ma Gabriel a sentito che c’era lavoro che pagava meglio al nord, e noi due giovani e pieni di voglia di vivere abbiamo partito per Mexicali, una piccolissima citta a Baja California Nord vicino gli Stati Uniti. Abbiamo preso il treno per prima volta nella nostra vita, ma anche il bus per finalmente arrivare a Mexicali.
A Mexicali ci siamo rimasti per poco tempo. Gabriel avesse trovato lavoro per noi a un campo di cotone dove ho lavorato per pochi mesi. Il lavoro era difficile e non veniva pagato molto bene le mie mani erano già erano secche e screpolate e avevo sempre delle ferire per le spine della pianta. Non mi piaceva Mexicali me sembrava come se fosse un villaggio in deserto. Il tempo era arido e bollente e sempre c’era questo caldo. Fra poche settimane, c’era già una mancanza della mia famiglia anche perché ero giovanissima. Avevamo affittato una piccolissima casa e soltanto ci eravamo Gabriel e io. Dopo decidere che non volevo rimanere qui ho costruito il coraggio di dirli a Gabriel, “ se non se non lasciamo questo posto io tornerò a casa.” Dopo questo Gabriel mi ha sentito e mi aveva detto che dopo prendere sufficiente soldi, partiremo per Tijuana.
Gabriel aveva già famiglia in Tijuana e siamo partiti per Tijuana, come la famiglia di lui non aveva un buon rapporto con me, abbiamo deciso di affittare una piccola casa per noi. A questo punto ero incinta con il primo figlio, e in un viaggio a casa della mia mamma ha nato in Guadalajara. Sono tornata a Tijuana per stare Gabriel dopo il riposso con un nuovo figlio chiamato Manuel. La vita continuava, io stavo a casa e Gabriel lavorava. Dopo 3 anni ero incinta di nuovo e per la convenienza sono andata con Gabriel a Guadalajara di nuovo per avere la nostra prima figlia, Leticia, pop un tempo di stare sotto la cura della mia mamma e le mie sorelle siamo ritornati a Tijuana. La stessa situazione a successo un'altra volta con la nostra terza figlia, Lupita, 3 anni dopo. La quarta figlia, Rebecca, e la quinta figlia Juana ci sono nati a Tijuana perché non potevamo lasciare la nostra vita cosi facile come prima per avergli a Guadalajara. Dovevamo pensare a la educazione degli altri bambini.
Un po’ dopo la nascita di Juana, Gabriel e partito per gli stati uniti con il suo migliore amico dal nostro villaggio in Guadalajara chi se chiamava, Lupe. Gabriel e Lupe hanno partito per gli stati uniti hanno arrivato a Yucaipa, vicino Palm Springs. California. Juana e nata nel 1967 e poco dopo hanno partito. Non gli abbiamo visti per anni ma un giorno e arrivato Gabriel in una machina nuova una Belair, molto bella e voleva sorprendere i bambini raccogliendoli a scuola. Juana, la più piccola, non ricordava il suo papa ma gli altri erano eccitati da vedere il suo papa e fare un giro nella machina.
Dopo il sua arrivo siamo sempre rimasti a Tijuana e visitavo Guadalajara ogni anno per vedere le mie sorelle, la mia famiglia, e visitare i luoghi più belle del mondo, e la mia chiesa preferita, La Basilica de la Virgen de Zapopan.
_____________________________________________________________________________________________________________________
La storia di migrazione nostra comincia dove la hanno lasciato i nostri genitori, a Tijuana. La citta di Tijuana e storicamente conosciuta per essere una citta di migranti che vengono dal sud o da altri paesi e vogliono arrivare negli Stati Uniti. E anche e piena di storie di deportazione, persone che a qualche punto abitavano negli stati uniti ma sono deportati e per ragioni di prezzo e di località di Tijuana e più facile deportare a le persone da San Diego verso Tijuana. Julio da piccolo aveva il passaporto e la visa per andare negli Stati Uniti, io gli avevo preso quando avevo già 15 anni. Ma sempre c’erano dei viaggi piccoli a Los Angeles o a San Diego con le nostre famiglie.
Noi ci siamo conosciuti da giovani io avevo 20 anni e Julio aveva 17. Lavoravamo insieme a un negozio di orologi nel centro della citta. Io ero la contabile e Julio era tipo IT, ma anche faceva i consegni, era il commesso, e l’assistente del imprenditore. Con gli amici del lavoro giocavamo quasi ogni giorno a pallavolo in una corte che era su un palazzo nel centro della citta vicino al lavoro. Da buon tempo ci siamo fatti migliore amici e infatti, quando avevo 21 anni mi ha domandato di essere la sua ragazza, un mese dopo abbiamo deciso di sposarci e quando io avevo 22 e lui 19, in gennaio del 1990, ci siamo sposati. Il imprenditore non voleva che Julio si sposaste e ha offerto di mandarlo in Giappone per essere il acquirente del negozio, ma Julio lo ha rifiutato.
Nel nostro primo anno di matrimonio, abbiamo viaggiato un po’ in Baja California, e California con viaggi a Disneyland, Six Flags, e la citta di Los Angeles per conoscerla. In ottobre del 1991 fu nato il nostro primo figlio, Cesar Jonathan,. Lui fu nato al ospedale in Tijuana, abitavamo noi tre in una casa che abbiamo costruito nel terreno dei miei genitori. Durante il primo anno di Cesar, Julio lavorava due lavori da tempo completo. Arrivava da notte con cibo e snack per Cesar e lui era sempre contento da vederlo. Dopo lavorare cosi tanto lavorava al aeroporto con i suoi fratelli. Quando Cesar aveva già 5 anni eravamo in cinta con la nostra figlia. Il marito della sorella di Julio le avesse offerto un lavoro al ristorante dove lui lavorava a La Jolla, Marine Room. La sorella di Julio ci aveva offerto abitare con la loro famiglia a San Diego per la praticità, perché ci era più facile per Julio andare al lavoro. Abbiamo deciso di accettare, e Joselyn Shaily fu nata a San Diego durante il Super Bowl del 1996.
Dopo la sua nascita abbiamo deciso di rimanere a San Diego perché i bambini avevano più opportunità e Cesar andava già a scuola, dove stava imparando inglese. Nel 1998, abbiamo affittato un Loft accanto a casa della mia amica. E abitavamo gli vicino a casa della sorella di Julio ma anche vicino a scuola di Cesar. Nel 2000, nel compleanno della mia mamma, ha morto il papa di Julio, febbraio del 2000 e l’ultima volta che andiamo a Tijuana per il funerale del mio suocero perché le visa stavano per scadere.
Dal 2000 avanti abbiamo fatto la nostra vitta a San Diego con i nostri due figli loro a scuola e Julio avesse trovato un lavoro nuovo facendo segni a serigrafia. Il suo nuovo capo fosse come parte della famiglia e dopo la sua morte, ha lasciato tutto il attrezzature e le macchine a Julio. Senza lavoro, Julio ha deciso di aprire il suo negozio facendo lo stesso e come i clienti già lo conoscevano non fosse cosi difficile cominciarlo. Il negozio funzionava bene e con l’aiuto della sorella e il marito di Julio abbiamo potuto comprare una casa accanto alla casa di loro.
Non abbiamo pensato ai problemi che vengono quando non hai documenti di essere legale in un paese e per 17 anni abbiamo vissuto con la paura di perdere tutto quello che abbiamo costruito, la educazione dei figli, il negozio, e la casa. Per lo stesso tempo noi non abbiamo visto le nostre sorelle o fratelli, la famiglia, io non ho potuto andare al funerale della mia madre. Cesar aveva la possibilità di perdere tutto quello che conosceva perché lui non aveva dei documenti. Grazie al presidente Obama e il DACA, nel 2013 lui poteva lavorare e viaggiare nel paese senza paura, per prima volta a potuto guidare senza paura con la sua patente. Nell 2017 quando Joselyn avesse 21 anni ha fatto la petizione per la residenza per me e Julio. E ha settembre di 2017 Julio e io siamo andate a visitare la mia famiglia per prima volta in 17 anni. La vita non e facile senza documenti, dovresti pensare a tutto, non puoi viaggiare lontano e devi sempre essere attento a chi e accanto a te.