RVF no. 93
scrivi quel che vedesti in lettre d'oro,
si come i miei seguaci discoloro,
e 'n un momento gli fo morti et vivi.
Un tempo fu che 'n te stesso 'l sentivi,
volgare exemplo a l'amoroso choro;
poi di man mi ti tolse altro lavoro;
ma gia ti raggiuns'io mentre fuggivi.
E se 'begli occhi, ond'io me ti mostrai
et la dov'era il mio dolce ridutto
quando ti ruppi al cor tanta durezza,
mi rendon l'arco ch'ogni cosa spezza,
forse non avrai sempre il viso asciutto:
ch'i' mi pasco di lagrime, et tu 'l sai.