RVF no. 74
i miei pensier' in voi stanchi non sono,
et come vita anchor non abbandono
per fuggir de' sospir' si gravi some;
et come a dir del viso et de le chiome
et de' begli occhi, ond'io sempre ragiono,
non e mancata omai la lingua e 'l suono
di et notte chiamando il vostro nome;
et che' pie' non son fiaccati et lassi
a seguir l'orme vostre in ogni parte
perdendo inutilmente tanti passi;
et onde vien l'enchiostro, onde le carte
ch'i' vo empiendo di voi: se 'n cio fallassi,
colpa d'Amor, non gia defecto d'arte.