RVF no. 362
si spesse volte che quasi un di loro
esser mi par ch'an ivi il suo thesoro,
lasciando in terra lo squarciato velo.
Talor mi trema 'l cor d'un dolce gelo
udendo lei per ch'io mi discoloro
dirmi: " Amico, or t'am'io et or t'onoro
perch'a i costumi variati, e 'l pelo. "
Menami al suo Signor: allor m'inchino,
pregando humilemente che consenta
ch'i' stia a veder et l'uno et l'altro volto.
Responde: " Egli e ben fermo il tuo destino;
et per tardar anchor vent'anni o trenta,
parra a te troppo, et non fia pero molto. "