RVF no. 333
che 'l mio caro thesoro in terra asconde,
ivi chiamate chi dal ciel risponde,
benche 'l mortal sia in loco oscuro et basso.
Ditele ch'i' son gia di viver lasso,
del navigar per queste horribili onde;
ma ricogliendo le sue sparte fronde,
dietro le vo pur cosi passo passo,
sol di lei ragionando viva et morta,
anzi pur viva, et or fatta immortale,
a cio che 'l mondo la conosca et ame.
Piacciale al mio passar esser accorta,
ch'e presso omai; siami a l'incontro, et quale
ella e nel cielo a se mi tiri et chiame.