RVF no. 315
passava, e 'ntepidir sentia gia 'l foco
ch'arse il mio core, et era giunto al loco
ove scende la vita ch'al fin cade.
Gia incomminciava a prender securtade
la mia cara nemica a poco a poco
de' suoi sospetti, et rivolgeva in gioco
mie pene acerbe sua dolce honestade.
Presso era 'l tempo dove Amor si scontra
con Castitate, et agli amanti e dato
sedersi inseme, et dir che lor incontra.
Morte ebbe invidia al mio felice stato,
anzi a la speme; et feglisi a l'incontra
a mezza via come nemico armato.