RVF no. 301
fiume che spesso del mio pianger cresci,
fere selvestre, vaghi augelli et pesci,
che l'una et l'altra verde riva affrena,
aria de' miei sospir' calda et serena,
dolce sentier che si amaro riesci,
colle che mi piacesti, or mi rincresci,
ov'anchor per usanza Amor mi mena:
ben riconosco in voi l'usate forme,
non, lasso, in me, che da si lieta vita
son fatto albergo d'infinita doglia.
Quinci vedea 'l mio bene; et per queste orme
torno a veder ond'al ciel nuda e gita,
lasciando in terra la sua bella spoglia.