RVF no. 278
quando aver suol Amor in noi piu forza,
lasciando in terra la terrena scorza,
e l'aura mia vital da me partita,
et viva et bella et nuda al ciel salita:
indi mi signoreggia, indi mi sforza.
Deh perche me del mio mortal non scorza
l'ultimo di, ch'e primo a l'altra vita?
Che, come i miei pensier' dietro a lei vanno,
cosi leve, expedita et lieta l'alma
la segua, et io sia fuor di tanto affanno.
Cio che s'indugia e proprio per mio damno,
per far me stesso a me piu grave salma.
O che bel morir era, oggi e terzo anno!