RVF no. 258
ver' me si dolcemente folgorando,
et parte d'un cor saggio sospirando
d'alta eloquentia si soavi fiumi,
che pur il rimembrar par mi consumi
qualor a quel di torno, ripensando
come venieno i miei spirti mancando
al variar de' suoi duri costumi.
L'alma, nudrita sempre in doglia e 'n pene
( quanto e 'l poder d'una prescritta usanza!),
contra 'l doppio piacer si 'nferma fue,
ch'al gusto sol del disusato bene,
tremando or di paura or di speranza,
d'abandonarme fu spesso entra due.