RVF no. 251
E dunque ver che 'nnanzi tempo spenta
sia l'alma luce che suol far contenta
mia vita in pene et in speranze bone?
Ma come e che si gran romor non sone,
per altri messi, et per lei stessa il senta?
Or gia Dio et Natura nol consenta,
et falsa sia mia trista opinione.
A me pur giova di sperare anchora
la dolce vista del bel viso adorno,
che me mantene, e 'l secol nostro honora.
Se per salir a l'eterno soggiorno
uscita e pur del bel' albergo fora,
prego non tardi il mio ultimo giorno.