RVF no. 225
anzi dodici stelle, e 'n mezzo un sole,
vidi in una barchetta allegre et sole,
qual non so s'altra mai onde solcasse.
Simil non credo che Iason portasse
al vello onde oggi ogni uom vestir si vole,
ne 'l pastor di ch'anchor Troia si dole;
de' qua' duo tal romor al mondo fasse.
Poi le vidi in un carro triumfale,
Laurea mia con suoi santi atti schifi
sedersi in parte, et cantar dolcemente.
Non cose humane, o vision mortale:
felice Autumedon, felice Tiphi,
che conduceste si leggiadra gente!