RVF no. 174
quant'alcun crede) fu sotto ch'io nacqui,
et fera cuna, dove nato giacqui,
et fera terra, ove' pie' mossi poi;
et fera donna, che con gli occhi suoi,
et con l'arco a cui sol per segno piacqui,
fe' la piaga onde, Amor, teco non tacqui,
che con quell'arme risaldar la poi.
Ma tu prendi a diletto i dolor' miei:
ella non gia, perche non son piu duri,
e 'l colpo e di saetta, et non di spiedo.
Pur mi consola che languir per lei
meglio e, che gioir d'altra; et tu me 'l giuri
per l'orato tuo strale, et io tel credo.