RVF no. 168
che secretario anticho e fra noi due,
et mi conforta, et dice che non fue
mai come or presto a quel ch'io bramo et spero.
Io, che talor menzogna et talor vero
o ritrovato le parole sue,
non so s'i' 'l creda, et vivomi intra due,
ne si ne no nel cor mi sona intero.
In questa passa 'l tempo, et ne lo specchio
mi veggio andar ver' la stagion contraria
a sua impromessa, et a la mia speranza.
Or sia che po: gia sol io non invecchio;
gia per etate il mio desir non varia;
ben temo il viver breve che n'avanza.