RVF no. 166
la dove Apollo divento profeta,
Fiorenza avria forse oggi il suo poeta,
non pur Verona et Mantoa et Arunca;
ma perche 'l mio terren piu non s'ingiunca
de l'humor di quel sasso, altro pianeta
conven ch'i' segua, et del mio campo mieta
lappole et stecchi co la falce adunca.
L'oliva e secca, et e rivolta altrove
l'acqua che di Parnaso si deriva,
per cui in alcun tempo ella fioriva.
Cosi sventura over colpa mi priva
d'ogni buon fructo, se l'etterno Giove
de la sua gratia sopra me non piove.