RVF no. 163
e i duri passi onde tu sol mi scorgi,
nel fondo del mio cor gli occhi tuoi porgi,
a te palese, a tutt'altri coverto.
Sai quel che per seguirte o gia sofferto:
et tu pur via di poggio in poggio sorgi,
di giorno in giorno, et di me non t'accorgi
che son si stanco, e 'l sentier m'e troppo erto.
Ben veggio io di lontano il dolce lume
ove aspre vie mi sproni et giri,
ma non o come tu da volar piume.
Assai contenti lasci i miei desiri,
pur che ben desiando i' mi consume,
ne le dispiaccia che per lei sospiri.