RVF no. 153
rompete il ghiaccio che Pieta contende,
et se prego mortale al ciel s'intende,
morte o merce sia fine al mio dolore.
Ite, dolci penser', parlando fore
di quello ove 'l bel guardo non s'estende:
se pur sua asprezza o mia stella n'offende,
sarem fuor di speranza et fuor d'errore.
Dir se po ben per voi, non forse a pieno,
che 'l nostro stato e inquieto et fosco,
si come 'l suo pacifico et sereno.
Gite securi omai, ch'Amor ven vosco;
et ria fortuna po ben venir meno,
s'ai segni del mio sol l'aere conosco.