RVF no. 144
quando 'l ciel fosse piu de nebbia scarco,
ne dopo pioggia vidi 'l celeste arco
per l'aere in color' tanti variarsi,
in quanti fiammeggiando trasformarsi,
nel di ch'io presi l'amoroso incarco,
quel viso al quale, et son nel mio dir parco,
nulla cosa mortal pote aguagliarsi.
I' vidi Amor che ' begli occhi volgea
soave si, ch'ogni altra vista oscura
da indi in qua m'incomincio apparere.
Segnuccio, i' 'l vidi, et l'arco che tendea,
tal che mia vita poi non fu secura,
et e si vaga ancor del rivedere.