RVF no. 137
d'ira di Dio, e di vitii empii et rei,
tanto che scoppia, ed a fatti suoi dei
non Giove et Palla, ma Venere et Bacco.
Aspectando ragion mi struggo et fiacco;
ma pur novo soldan veggio per lei,
lo qual fara, non gia quand'io vorrei,
sol una sede, et quella fia in Baldacco.
Gl'idoli suoi sarranno in terra sparsi,
et le torre superbe, al ciel nemiche,
e i suoi torrer' di for come dentro arsi.
Anime belle et di virtute amiche
terranno il mondo; et poi vedrem lui farsi
aureo tutto, et pien de l'opre antiche.