RVF no. 120
di vostro ingegno et del cortese affecto,
ebben tanto vigor nel mio conspetto
che ratto a questa penna la man porsi
per far voi certo che gli extremi morsi
di quella ch'io con tutto 'l mondo aspetto
mai non senti', ma pur senza sospetto
infin a l'uscio del suo albergo corsi;
poi tornai indietro, perch'io vidi scripto
di sopra 'l limitar che 'l tempo anchora
non era giunto al mio viver prescritto,
bench'io non vi legessi il di ne l'ora.
Dunque s'acqueti omai 'l cor vostro afflitto,
et cerchi huom degno, quando si l'onora.