RVF no. 110
ristretto in guisa d'uom ch'aspetta guerra,
che si provede, e i passi intorno serra,
de' miei antichi pensier' mi stava armato.
Volsimi, et vidi un'ombra che da lato
stampava il sole, et riconobbi in terra
quella che, se 'l giudicio mio non erra,
era piu degna d'immortale stato.
I' dicea fra mio cor: Perche paventi?
Ma non fu prima dentro il penser giunto
che i raggi, ov'io mi struggo, eran presenti.
Come col balenar tona in un punto,
cosi fu' io de' begli occhi lucenti
et d'un dolce saluto inseme aggiunto.