RVF no. 103
ben la vittoriosa sua ventura:
pero, signor mio caro, aggiate cura,
che similmente non avegna a voi.
L'orsa, rabbiosa per gli orsacchi suoi,
che trovaron di maggio aspra pastura,
rode se dentro, e i denti et l'unghie endura
per vendicar suoi danni sopra noi.
Mentre 'l novo dolor dunque l'accora,
non riponete l'onorata spada,
anzi seguite la dove vi chiama
vostra fortuna dritto per la strada
che vi puo dar, dopo la morte anchora
mille et mille anni, al mondo honor et fama.