RVF no. 101
di noi fa quella ch'a nullo huom perdona,
et che rapidamente n'abandona
il mondo, et picciol tempo ne tien fede;
veggio a molto languir poca mercede,
et gia l'ultimo di nel cor mi tuona:
per tutto questo Amor non mi spregiona,
che l'usato tributo agli occhi chiede.
So come i di, come i momenti et l'ore,
ne portan gli anni; et non ricevo inganno,
ma forza assai maggior che d'arti maghe.
La voglia et la ragion combattuto anno
sette et sette anni; et vincera il migliore,
s'anime son qua giu del ben presaghe.