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The Digital Piranesi

116. Plan of the Castrum of Tiberius

In questo luogo, ora vigna del Noviziato de’ Padri Gesuiti dietro le Terme di Diocleziano, era, come ho detto all’ antecedente numero 2, il Castro di Tiberio dimostrato in pianta alla Tavola XXXIX di questo Tomo. Costantino lo rovinò allorchè superò Massenzio il tiranno. Sulle di lui rovine rialzò poscia le mura urbane, nell'interno delle quali fece co’ materiali dello stesso Castro un lungo ordine di abitazione, forse per quartiere de’ suoi soldati. Gli avanzi di tali abitazioni incominciano dal numero 29 e si protraggono sino al 34. Sono esse di opera reticolata, ma però mal connessa, come quella che fin da’ tempi di Caracalla non apparendo più nelle antiche fabbriche, era perciò stata posta in disuso, e disimparata dagli artefici nel lungo tratto degli anni che si contano dall’ imperio di Caracalla a quello di Costantino; e non per altro rimessa in uso nelle abitazioni di cui si tratta, che per il comodo e per la copia de’ quadrelli di simile opera avanzati alle rovine del detto Castro.

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